1984 – Si introducono cenni di informatica - Centro Culturale Jacopo Lombardini


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1984 – Si introducono cenni di informatica

L’insegnamento agli adulti

Dell’anno trascorso possiamo dire che si è trattato di un anno ricco di attività e di incontri, nel quale per altro sono spesso emersi, nelle assemblee del Lombardini come in quelle della comune, gli interrogativi più generali sul futuro.

La composizione degli allievi nella scuola adulti, ad esempio, oltre a segnalare un leggero calo di iscritti, appare assai meno omogenea che un tempo, soprattutto per quel che riguarda i livelli di partenza. E’ difficile chiudere la porta a persone non più giovani che pur avendo frequentato solo qualche anno di scuola elementare hanno la necessità di fronteggiare la crisi dell’occupazione almeno con il titolo di 3a media. D’altra parte questo significa attrezzare una scuola nella quale alcuni – non pochi – hanno grosse difficoltà mentre altri sono spinti a frequentare anche da esigenze di approfondimento culturale. Né è possibile ignorare quanto di nuovo emerge nella vita e nel lavoro quotidiano: così nel programma di scienze di quest’anno è previsto un ciclo di lezioni sull’informatica, ma sempre quest’anno abbiamo dovuto ricorrere ad un ‘sostegno’ in italiano per un gruppo di allievi, trovando miracolosamente due simpaticissime maestre elementari.


Nel lavoro degli insegnanti, come già rilevavamo lo scorso anno, diventa sempre più importante la questione della comprensione, degli strumenti che si riescono a dare a persone che hanno pochissima dimestichezza con il testo scritto (il giornale, in primo luogo) e che ricevono ormai informazioni quasi esclusivamente attraverso immagini.

Sono difficoltà comuni a tutti coloro che si occupano di educazione degli adulti, con la differenza che, nei corsi delle 150 ore, gli esami vengono poi sostenuti all’interno dei corsi stessi, di fronte agli stessi insegnanti e quindi anche con programmi estremamente ridotti, mentre gli allievi delle scuole popolari sono distribuiti nelle varie sezioni delle scuole medie e fanno gli esami insieme ai ragazzi.
Rispetto al decennio che si era aperto con le affermazioni del diritto allo studio per i metalmeccanici e poi per tutte le altre categorie, gli anni ’80 vedono un forte calo di tensione anche da parte sindacale sul rapporto scuola-lavoro: al centro di tutto si è imposta la difesa del posto di lavoro.


E’ difficile fare previsioni sul futuro: ci pare tuttavia che due direzioni appaiano praticabili in una eventuale trasformazione della scuola popolare attuale: da un lato la preparazione delle fasce più deboli, più emarginate dal punto di vista della alfabetizzazione e della conoscenza di base; dall’altro un lavoro di formazione permanente eventualmente svincolato dal conseguimento di un titolo di studio, e forse concordato con altri organismi sul nostro territorio.

La ricerca avviata dagli insegnanti dei giovani

Il biennio dei giovani, varato nel 1979 e che vedrà pertanto nel 1985 la conclusione del terzo ciclo di allievi presentati agli esami è, nei momenti felici come in quelli di maggiore sconforto per gli insegnanti, quello che ‘aggrega’ di più, sia in termini di persone nuove che si affacciano al Lombardini, sia in termini di idee, di progetti. E’ la scuola che in questi anni ha sviluppato un notevole interscambio fra la ventina di insegnanti che se ne occupa, sul piano del metodo e dell’impostazione soprattutto del primo anno, decisivo per suscitare l’interesse di giovani molto diversi fra di loro, ma piuttosto compatti nel rifiuto della scuola e del sistema di insegnamento dal quale sono stati espulsi, sia pure in molti casi con la loro personale collaborazione.

Della mole di propositi fatti nelle riunioni spesso si stenta a concretizzare tutto: ma una conferma della serietà della ricerca in atto in questa classe è data dal fatto che anche quest’autunno sono puntualmente tornati a scuola i 20 giovani che avevano frequentato nel 1983/84.
Nell’assemblea di giugno, dopo un anno decisamente difficile e troppo numeroso rispetto ai nostri locali e all’esigenza di sviluppare il lavoro a gruppi anche con materiale di tipo opzionale, gli insegnanti dei giovani hanno posto con decisione l’esigenza di un nuovo progetto di biennio e quella di un aggiornamento didattico degli insegnanti. E’ stato elaborato un questionario che sarà inviato a tutti gli ex allievi giovani degli ultimi cinque anni e una commissione sta mettendo a punto questo progetto. Ci auguriamo di poterne parlare positivamente l’anno prossimo.

I numeri:

allievi presentati agli esami: 27 (non c’erano gli allievi dai 15 ai 18 anni, che frequentano due anni di scuola)
allievi promossi a giugno 1984: 25
allievi frequentanti a dicembre 1984: 31 adulti e 20 giovani
numero di insegnanti nel 1983/84: 46
numero di insegnanti nel 1984/85: 41, di cui 11 membri della comune



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